L’India, ufficialmente Repubblica dell’India, è uno Stato dell’Asia e comprende gran parte del subcontinente indiano. E’ la seconda nazione più popolosa del mondo dopo la Cina e la più grande democrazia, con più di un miliardo di cittadini che parlano centinaia di dialetti locali.
Confina a nord con Bhutan, Cina, Nepal e Pakistan; ad est con Myammar e Bangladesh; a sud con l’Oceano Indiano ed il Golfo del Bengala; ad ovest con il Pakistan ed il Mare d’Arabia. E’ una Repubblica Federale ed ha il più alto numero di lingue ufficiali del mondo: ben 23, tra cui l’hindi e l’inglese, considerato lingua federale. L’India è il secondo Paese al mondo per numero di abitanti, dopo la Cina: ciò comporta una forte domanda di alimenti e rende necessaria una crescita rapida della produzione agricola; infatti un tasso di crescita di 1,5% applicato ad un miliardo di persone significa 15 milioni di persone in più ogni anno. I problemi principali della popolazione sono: Parametri di valutazione Ø Speranza di vita: 63 anni La malnutrizione è molto diffusa tra i poveri ed alza il drammatico livello della mortalità infantile. L’inquinamento dell’aria derivante dall’impiego domestico di combustibili solidi uccide mezzo milione di bambini all’anno. L’AIDS ed il tasso di HIV positivi stanno crescendo. Oltre la metà degli adulti è analfabeta, cosa che minaccia seriamente lo sviluppo. Dal 2000 l’India è il Paese più popoloso al mondo dopo la Cina, con più di un miliardo di abitanti. Dei 400 milioni di persone con meno di 18 anni, circa ¼ aveva meno di 5 anni. Nel 2007, oltre il 25% della popolazione viveva sotto il livello della povertà. L’Andra Pradesh è uno Stato dell’India centro-orientale che si affaccia sul Golfo del Bengala. E’ il quarto Stato dell’Unione Indiana per superficie ed il quinto per popolazione. La capitale dello Stato è Hyderabad posta nell’area occidentale. L’agricoltura è la maggior risorsa economica dello Stato. Nonostante gli indici positivi di uno sviluppo in atto, la povertà è largamente diffusa, soprattutto nell’area rurale e al riguardo delle fasce di popolazione di casta bassa raggiungendo, molto spesso, il contorno di quella estrema in cui l’aspettativa di vita è semplicemente collegata ad un piatto di riso per la sopravvivenza alimentare. Kalipatnam: La Diocesi di Eluru (in latino, Dioecesis Eluruensis), in Andra Pradesh, è una sede della Chiesa Cattolica suffraganea dell’Arcidiocesi di Visakhapatnam. E’ stata costituita il 9 dicembre del 1976 e nel 2004 contava quasi trecentomila cattolici su una popolazione di circa 10 milioni di abitanti. La missione delle Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore a Kalipatnam è stata fondata nel 1992, a 125 Km dalla sede centrale della Diocesi di Eluru. Si è subito inserita nella realtà locale, avviando un’azione di accoglienza e di sostegno scolastico e nutrizionale in favore delle bambine e delle ragazze di famiglie poverissime, allargando il raggio agli oltre trenta villaggi dell’area di riferimento. Ha saputo, inoltre, sviluppare un’azione di sostegno morale e psicologico nei confronti di molte donne vulnerabili, troppo spesso sposate anche se poco più che bambine, secondo l’usanza locale dei matrimoni precoci combinati dalle famiglie, strettamente connessi al livello castale ed alla tradizione millenaria della dote. Spinte dal desiderio dell’incontro diretto con il “volto del povero”, le Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore hanno voluto la loro residenza proprio nel centro di Kalipatnam, dove hanno organizzato un piccolo ricovero di accoglienza diurna per le bambine e le ragazze di strada, oppure orfane e poverissime; sono sporche e trasandate, ma sempre piene di vita, desiderose di relazionarsi, di togliersi di dosso il marchio di chi gira tutto il giorno rovistando nelle immondizie della città, nelle discariche a cielo aperto per la ricerca di qualcosa da vendere e di riciclabile, come la carta, il cartone, la plastica ed i metalli, ma anche di avanzi di cibo per soddisfare i morsi della fame, sottoposte al rischio di contrarre infezioni intestinali o di altro tipo, spesso anche mortali. Le Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore hanno avviato un piccolo centro di accoglienza per offrire loro un punto di riferimento sicuro, per garantire una ciotola di riso, soprattutto nel periodo delle grandi piogge monsoniche, quando anche nella spazzatura o nelle discariche è difficile rimediare qualcosa da mangiare. La Comunità Religiosa riceve ormai giornalmente quegli attestati di amicizia che rivelano come l’accoglienza non sia ormai soltanto al riguardo alla distribuzione di una ciotola di riso, ma alla “fame di relazioni e di amicizia”, di aggregazione, di attività per l’apprendimento, di gioco e di musica, di un’educazione e di una formazione professionale per essere finalmente libere dai lacci di una vera schiavitù umana e sociale: si tratta, quindi, di restituire loro la speranza nella vita, oltrepassando quel fatalismo di una predisposizione terrena che le avrebbe dovuto relegare in una condizione di sofferenza irreversibile. |