“Carissima Matilde, ti invio il nostro Angioletto che ci stara sorridendo dal cielo.
Con cariño
Sor Fulvia y Comunidad”

Tutto nasce da un incontro con suor Fulvia.

Quel giorno lei doveva essere di ritorno in Bolivia, e noi avere una normalissima  riunione di classe con Suor Agnese visto che era appena iniziato l’anno scolastico. Invece il caso, o la Provvidenza, ha voluto che Suor Fulvia non potesse partire e venisse invitata da Suor Agnese per parlarci della sua vita
missionaria. E così passammo il pomeriggio ad ascoltare attoniti i racconti di  una donna che cercava in tutti i modi di farci credere alle sue parole… di farci  rendere conto di quanto eravamo fortunati a vivere in un paese diverso dalla Bolivia, dove la Cordigliera delle Ande rende tutto molto difficile. Non  potevamo immaginare come vivevano i bambini in quel paese lontano, povero e ostile. Dovevano spesso camminare ore per andare a scuola, portandosi dietro
solo qualche patata rinsecchita nelle tasche dei vestiti sporchi che indossavano sempre, giorno e notte. Non avevano nulla eppure Suor Fulvia voleva dar loro almeno la dignità di saper leggere e scrivere. 

Le sue parole hanno colpito tutti.
Poche settimane dopo, non sappiamo come né perché, ci è venuto in mente di aiutarla in  qualche modo, magari adottando un bambino… un bambino che potesse appartenere, in qualche modo,  alla nostra classe che aveva sofferto la perdita della piccola Alice Moscatelli. 

Avevamo piantato una splendida magnolia in giardino intitolandola “l’albero di Alice”,  ma col passare dei mesi ci era sembrata bella, ma non sufficiente a ricordare questa splendida bambina.

E così abbiamo parlato personalmente con la missionaria. Quando ha sentito che  volevamo adottare un bambino, ci ha chiesto se per favore potevamo aiutarla in un’altra impresa che sarebbe stata di aiuto a più bambini. La costruzione di una  mensa. Un’ idea meno facile da realizzare che una singola adozione, ma a cui lei teneva particolarmente. Aveva notato che a scuola i bambini portano patate  secche e si nutrono solo di questo durante la settimana, mangiando per terra,  senza avere a disposizione né piatti né posate. Per questo motivo voleva costruire una mensa dove gli alunni potessero ricevere un pasto adeguato, seduti ad un tavolo. 

Ne abbiamo parlato con i genitori della classe, tutti hanno accolto l’idea con entusiasmo e abbiamo fatto una piccola donazione per aiutare suor Fulvia.
Matilde ed Andrea, i genitori di Alice, hanno anch’essi dimostrato molto interesse e, con un gesto meraviglioso, hanno completato l’opera iniziata.
Simona

La bella testimonianza dei Genitori:

23 Giugno 2013

Gentilissima Lorenza,
abbiamo visto la foto di Alice e il racconto della costruzione del refettorio di Karkas sul sito di missione Tau. Siamo commossi…
Grazie a tutti voi per il vostro affetto e le vostre preghiere,  ne abbiamo molto bisogno.
Andrea e Matilde

26 Settembre 2013

Cara suor Ermellina,
 le inoltro le foto del refettorio di Karkas che mi ha mandato Suor Fulvia. Ieri abbiamo ricevuto le letterine di ringraziamento dei bambini che usufruiscono del refettorio, ci hanno molto commosso. Quando avremo  occasione di incontrarci, glie le farò vedere. A presto, 
Matilde  Moscatelli