Carissimi Amici, qui di seguito potete scaricare l’ultima Lettera di Sr Giulia, missionaria a Maigarò. è un affresco dolicissimo di vita missionaria semplice, coraggiosa, umile, a servizio dei poveri, amati da Dio in modo tutto speciale.
Carissimi Amici,
vi scrivo nella veglia della Giornata Missionaria Mondiale… “insieme mandati a testimoniare ed a vivere il grande dono della fede e dell’Amore di Dio per ognuno di noi”.
Il messaggio del Papa Francesco in questo giorno ancora una volta ci invita a questa testimonianza della Gioia:
“Non lasciamoci rubare la gioia dell’evangelizzazione! Vi invito ad immergervi nella gioia del Vangelo, ad alimentare un amore in grado di illuminare la vostra vocazione e missione..a fare memoria, come in un pellegrinaggio interiore, del primo amore con cui il Signore Gesù Cristo ha riscaldato il cuore di ciascuno…per perseverare nella gioia! Il discepolo del Signore persevera nella gioia quando sta con Lui, quando fa la Sua volontà, quando condivide la fede, la speranza e la carità evangelica!”
Viviamo oggi immersi nella tristezza di un mondo abitato dalla guerra, dalla divisione, dall’odio, dalla violenza…la nostra gente e tanti amici del popolo di Dio vivono nell’insicurezza, nella sofferenza, nel disagio, nella persecuzione . Si spendono parole di pace, si organizzano missioni di pace… si comprano armi per la pace…ma è difficile vedere una via d’uscita a tanta violenza, dove sembra che tutti i demoni dell’inferno abbiano invaso il mondo.
Ogni giorno mi chiedo che cosa Dio vuole da me qui a Maigarò, in RCA, dove l’odio e la divisione, la corruzione ed il disinteresse politico sembrano avere il sopravvento.
Papa Francesco ci invia alle “periferie del mondo”….lo ripetiamo spesso…e mi ritrovo allora davanti alla casetta di Ramatou e del fratellino Bello, divorata dalle termiti con loro costretti a dormire nella piccola “paillote” della cucina dove c’è una porta di lamiera e non ci sono “scuri” alla finestra. Il vento della stagione delle piogge ed il freddo non permettono loro di dormire e forse l’indomani si chiedono che cosa mangeranno; la loro mamma è assolutamente incapace di provvedere ai loro bisogni.
Lo stesso accade ad Anicet, Gervais ed Olivier: adesso abitano una casetta rivestita di cemento, con un tetto che li ripara dalle intemperie, ma sono soli con la mamma inferma che riesce in qualche modo a preparare loro da mangiare. Oggi mi hanno chiesto un tavolino dove poter studiare e fare i compiti.
Incontro, poi, all’Ospedale, Abel Hamada, 5 o 6 anni: è stato accompagnato qui da noi dall’Abbé Matthieu solo due giorni prima di essere preso in ostaggio da una banda di delinquenti; lui ha il volto sfigurato da un tumore che ha invaso già polmoni ed intestino, i suoi occhi mostrano la serenità dell’innocenza, non sa che non abbiamo grandi mezzi per guarirlo, è circondato dal nostro affetto, dalle piccole cure che possiamo dispensare, dall’affetto dei suoi genitori che hanno lasciato i nonni ed i fratelli ad occuparsi solo di lui.
Poi c’è Kabirou Zabo, forse sei anni (neppure la sua mamma conosce la sua età): la mamma lo aveva abbandonato con la nonna per sposare un altro marito, lo ritrova dopo anni seriamente malato, malnutrito, con una ascite che sembra quella di un vecchio ubricone e fumatore…almeno la malattia li ha riavvicinati…
Abbiamo accolto nella nostra Casa Odette il piccolo Adamou, forse quattro anni: la sua mamma si è lasciata morire di stenti, di fame e di tubercolosi; non ha voluto curarsi, ed il papà, che ha ancora due bimbi, ce l’ha affidato tra le lacrime: lui è felice con i nostri bimbi.
Poi distribuiamo riso, olio, sapone e quanto è nelle nostre possibilità per aiutare chi ha fame e non trova altro disponibile, visto che spesso le strade del commercio sono chiuse perchè abitate da diavoli che uccidono, bruciano le moto e vetture….e sequestrano la gente…Rimaniamo disponibili ad accogliere chiunque in questi momenti abbia paura e bisogno di un rifugio che gli permetta di dormire la notte. Gesti che la preghiera riempie della speranza del perdono, della riconciliazione e della pace!
In tutto questo sentiamo forte la vostra amicizia, il vostro sostegno e la vostra preghiera, insieme siamo inviati, insieme continuiamo a vivere la gioia della testimonianza della carità!
Grazie e a presto
Sr Giulia e la comunità di Maigaro
Maigarò,18/10/2014