Il progetto è finalizzato al potenziamento del ruolo della donna congolese della baraccopoli di Kalamu – Kinshasa; all’integrazione scolastica materna e primaria di bambini svantaggiati; all’accoglienza e al recupero di minori di strada esposti costantemente ai rischi della devianza e dello sfruttamento sessuale
Quartiere di Kalamu, Kinshasa,
Repubblica Democratica del Congo, AFRICA
ENTE RICHIEDENTE
SUORE FRANCESCANE MISSIONARIE DEL SACRO CUORE
Madre Paola Dotto, Superiora Generale
Casa Generalizia “Asisium”
Via di Grottarossa, 301
00189 ROMA – ITALIATel. 0039 06.332 629 27 Fax: 0039 06.332 583 20
E-mail: superiora.gen@fmsc.it
Web: www.francescane.org
Una breve storia di presentazione
Sorte in Italia nel 1859, a Gemona (Udine), per opera di Laura Lèroux de Bauffremont e Padre Gregorio Fioravanti,ofm, le Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore ricalcano lo stile di vita dell’ordine francescano in cui sono nate e hanno come carisma specifico l’evangelizzazione.
Lo spirito missionario delle suore è autenticamente espresso nella costante e universale promozione del Bene e della Pace.
Le parole che le identificano sono: semplicità, minorità, servizio, letizia, benevolenza in fraternità alla maniera di San Francesco.
Considerano un privilegio il poter servire la gente umile, assaporando il gusto di una povertà che sa farsi accoglienza e dono.
Sono presenti in 23 nazioni del Mondo: Stati Uniti, Messico, Cile, Bolivia, Ecuador, Perù, Italia, Albania, Francia, Cipro, Bulgaria, Svizzera, Lussemburgo, Lituania, Repubblica Ceca, Libano, Turchia, Cameroun, Repubblica Centroafricana, Congo Brazzaville, Repubblica Democratica del Congo, India e Filippine.
L’impegno missionario ha aperto la sfida della collaborazione per il recupero della dignità della persona.
Si prendono cura attentamente della promozione dei poveri e degli emarginati, per restituirli alla dignità di persone e di figli di Dio.
Gli obiettivi:
- rendere i bambini, gli adolescenti ed i giovani protagonisti del proprio futuro, assicurando un’istruzione adeguata
- accompagnare la loro crescita con una formazione capace di esprimere le ricchezze che ognuno porta in sé
- riempire il vuoto di insanabili abbandoni
- generare ciascuno di loro ad un futuro libero e dignitoso
- lavorare con le classi più disagiate, immigrati, carcerati, famiglie povere
- favorire l’educazione, la formazione e la salute della persona
- favorire il dialogo interreligioso
CONTROPARTE OPERATIVA
L’organizzazione, la gestione e la responsabilità operativa del Progetto “LE DONNE VULNERABILI E I MINORI DI STRADA DI KINSHASA”, sarà condivisa tra la Casa Generalizia, nella persona della Superiora Generale Madre Paola Dotto e la Comunità Religiosa a Kinshasa, guidata da Suor Beatrice Bifuma, Superiora Viceprovinciale, con i seguenti dati di recapito:
Communauté “Père Grégoire Fioravanti”
c/o Procure des Missions
B.P. 1800 Kinshasa I
République Démocratique du Congo
(Afrique)Tel./Cell. 00243 811910190Email: fmsc.rdcongo@gmail.com
Vice Provincia “SS. Martiri D’Uganda”
Suor Beatrice Bifuma, Superieure viceprovinciale
Mission Catholique
Soeurs F.M.S.C. de NKOABANG
c13 B.P.185 – YAOUNDE’
CAMEROUNEmail: regionfrancis@yahoo.fr
LE SUORE FRANCESCANE MISSIONARIE DEL SACRO CUORE A KINSHASA
Le Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore sono presenti nel continente africano da oltre cinquant’anni.
Hanno fondato missioni in Cameroun, nella Repubblica Centrafricana, nella Repubblica del Congo – Brazzaville e finalmente nella Repubblica Democratica del Congo.
In quest’ultimo Paese sono presenti da pochi anni con una piccola comunità di tre suore, in una zona periferica di Kinshasa.
L’acquisto di una struttura è stato effettuato mettendo assieme i risparmi che la stessa Viceprovincia religiosa aveva messo faticosamente da parte e con il completamento della stessa Congregazione.
La casa acquistata si trova nel V° Comune di Kinshasa, denominato Kalamu, nella via Mokaria n°3, nel quartiere Yolo Sud, che ha una estensione di 6,64 kmq con circa 375.000 abitanti divisi in 18 quartieri.
La casa fa parte del territorio della Parrocchia di San Gabriel e dista qualche decina di chilometri dal centro di Kinshasa.
In questa zona c’è una forte concentrazione di popolazione e regna una grande povertà.
I bambini sono lasciati a loro stessi e la presenza delle nuove chiese dette del “risveglio” peggiora una situazione di sincretismo e di caos religioso.
La gente vive esclusivamente del commercio spicciolo e dei frutti del proprio orto.
Le lingue parlate sono il lingala e il francese.
La popolazione nella grande maggioranza si dice cristiana cattolica, ma si constata una degradazione dei costumi a causa del pullulare delle sette che promettono la felicità con la menzogna e la propagazione del banditismo.
Lo spirito di fraternità e di solidarietà che si vive in parrocchia aiuta la gente a non entrare nelle sette che sempre imperversano in tutta la città.
La casa delle suore accoglie la comunità religiosa e si presta allo svolgimento delle attività di promozione umana in favore delle donne, dei bambini e dei tanti minori di strada che chiedono un aiuto.
I nuclei familiari del quartiere di Kakamu, essendo nella periferia della città, vivono del piccolo commercio, del giardino-orto coltivato sull’orlo della strada, della pesca e dei piccoli lavori occasionali.
La popolazione è in costante movimento.
Il quartiere vive il disagio delle strade strette, spesso chiuse; i mezzi di trasporto sono poco sviluppati a causa delle cattive condizioni delle strade e moltissima gente soffre nel camminare con i piedi scalzi.
OBIETTIVI GENERALI
Il progetto “LE DONNE VULNERABILI E I MINORI DI STRADA DI KINSHASA” nei suoi obiettivi generali è mirato a:
- Promuovere nel quartiere di Kalamu, nella periferia di Kinshasa, un’azione di sviluppo integrato che coinvolga le donne vulnerabili, i bambini e i minori di strada nel contrasto efficace a ogni forma di discriminazione e di devianza connessa a una grave situazione di povertà attraverso percorsi educativi e di formazione professionale
OBIETTIVI SPECIFICI
Il progetto, nei suoi obiettivi specifici, è finalizzato a:
- Potenziare il ruolo della donna congolese della periferia di Kinshasa all’interno del nucleo familiare e nel contesto di riferimento per un’azione mirata a contrastare la povertà e la discriminazione di genere
- Avviare un percorso educativo e di formazione professionale nella pratica di sartoria e di operatrice informatica per un inserimento occupazionale finalizzato alla produzione di un reddito di sostentamento
- Generare il senso di fiducia e l’autostima della donna, soprattutto se è stata vittima di violenza, per il rilancio di aspetti motivazionali ed emozionali capaci di affermarne il ruolo e la capacità di rivendicazione dei diritti spettanti
- Avviare la micro-imprenditorialità della donna con la gestione del microcredito per generare uno sviluppo umano incisivo e sostenibile
- Promuovere l’accoglienza di bambini in attività prescolari idonee favorire la loro integrazione nelle strutture scolastiche istituzionali del territorio
- Sviluppare le opportunità di recupero di minori di strada esposti costantemente ai rischi del precoce abbandono scolare, della devianza e dello sfruttamento sessuale con la proposta di attività diurne di aggregazione, educative, ricreative e formative
- Favorire i ricongiungimenti dei minori con i nuclei familiari di origine, se esistenti, per contrastare il fenomeno dell’abbandono con la riscoperta di luoghi di relazione positive e di valorizzazione di ogni individualità
BENEFICIARI DIRETTI
- Almeno 70 giovani donne vulnerabili (età 16/17-25/27 anni) inserite nel percorso educativo e formativo di base e professionale per l’acquisizione di “life skills” e di “empowerment”
- Almeno 50 bambini in età di scuola materna e di scuola primaria inseriti in attività di accoglienza e di integrazione scolare
- Tutti i minori, ragazze e ragazzi di strada, del contesto di riferimento di Kalamu-Kinshasa disposti alla frequenza di attività aggregative, educative e formative per un recupero psico-affettivo, un reinserimento sociale e culturale necessario a contrastare ogni forma di esclusione e di devianza
BENEFICIARI INDIRETTI
- I nuclei familiari di appartenenza delle giovani donne vulnerabili
- Tutte le donne di Kalamu coinvolte nella percezione di un nuovo ruolo della donna congolese e nella consapevolezza dei diritti spettanti
- La popolazione del quartiere di Kalamu che potrà trarre giovamento dalla costruzione di una nuova architettura sociale inclusiva
- L’intera popolazione di Kinshasa che potrà beneficiare di un modello educativo e formativo di sviluppo integrato a cui rifarsi anche in altre aree della capitale congolese
RISULTATI ATTESI
- Una sensibile riduzione della povertà e di tutte le sue conseguenze più negative
- L’affermazione di un nuovo ruolo della donna all’interno del contesto di riferimento
- Il contrasto efficace alla discriminazione di genere e a tutte quelle situazioni di violenza che relegano le donne di Kalamu-Kinshasa in una condizione di subalternità e di sfruttamento
- L’inserimento occupazionale per la formazione professionale specifica acquisita
- L’avvio di piccole imprese produttive con la gestione del microcredito
- Il sostegno alla scolarizzazione materna e primaria di bambini svantaggiati
- La capacità di incidere in maniera positiva nel contrasto al triste fenomeno dei minori di strada, con la creazione di un modello educativo e di relazioni positive in grado di affermare un nuovo approccio sulle tematiche della devianza e dello sfruttamento sessuale dei minori
L’intervento progettuale avrà una durata di 12 mesi.
Il centro operativo unico per la direzione del progetto sarà la Missione delle Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore presenti nel quartiere di Kalamu-Kinshasa.
Cronogramma delle attività
Il progetto potrà realizzarsi nella contemporaneità di tutte le singole fasi previste nell’arco di dodici mesi.
La formazione teorica e pratica sarà strettamente collegata nelle sue fasi e interconnessa nelle attività educative e formative.
La riabilitazione degli ambienti, l’acquisto dell’equipaggiamento e delle attrezzature potrà concludersi nei primi due mesi delle attività previste.
PARTECIPAZIONE LOCALE
Il coinvolgimento diretto di tuttele beneficiarie, dei bambini e dei minori di strada, fin dall’avvio del progetto, garantirà una costante tensione verso gli obiettivi prefissati.
Le Autorità Civili guardano con fiducia il generoso impegno profuso in questi anni dalle Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore nella promozione umana e garantiscono il sostegno all’iniziativa lasciando agire liberamente.
Le autorità religiose ritengono che il progetto possarappresentare una reale possibilità innovativa per l’inserimento e l’integrazione sociale, culturale ed economica delle giovani donne vulnerabili, dei bambini e dei minori di strada, soprattutto al riguardo di una metodologia adattabile e aderente al contesto di riferimento, costantemente protesa al raggiungimento degli obiettivi prefissati.