Carissima Sabrina,
Pace e Bene! Mi chiamo Suor Krassimira Govedarska e sono dalla Bulgaria. Da 5 mesi vivo nella comunità di Menjez, Libano. Qui, assieme ad altre quattro consorelle, è iniziata per me una nuova esperienza missionaria della quale desidero parlarti.
In questo momento faccio fatica a mettere in ordine tutto quanto sperimento e vivo in questa terra assetatta di pace, nella zona più povera del Libano, nelle periferie più lontane con la Siria, in mezzo a tanta povertà e necessità di ogni genere; di fronte alla precarietà di mezzi utili dei quali desideriamo avvalerci,perchè migliori la vita di quanti il Signore ci affida a servire.
In questo momento, vorrei raccontarti ogni singolo evento che sto vivendo dallo scorso 25 maggio.Vorrei mostrarti immagini che suscitano orrore, disperazione e tanti perchè. Vorrei farti sentire la gioia dei bambini e dei giovani che abbracciamo attraverso il nostro apostolato educativo. Vorrei farti conoscere le persone ammalate, i poveri, i profughi che bussano alla porta del nostro dispensario.
Un altra realtà meravigliosa, carissima Sabrina, vorrei farti vivere, per la quale mi viene spontaneo invitarti: vieni a trovarci a Menjez!Vale la pena!
Nella nostra scuola che conta circa 300 ragazzi, abbiamo il “privilegio” di accogliere ed educare 60 bambini diversamente abili, di età, problemi di salute, situazione personale e religione assai differenti. Voglio condividere con te che questa realtà della nostra scuola è molto delicata e carica di stupore. Infatti, non passa giorno, che quasi intenzionalmente sbaglio corridoio e attraverso la porta della loro scuola La Verna, che è davvero un ambiente di sensibilità francescana. Io non parlo ancora molto bene l’arabo e il francese, ma questo non mi impedisce di comunicare, perchè in realtà sono loro i miei maestri.
Avere a casa questi ragazzi è bellissimo! Ti dico anche che loro arrivano a scuola con grande entusiasmo e noi li vediamo crescere nell’arte della vita, li accompagniamo attraverso un equipe di insegnanti ed assistenti durante la loro permanenza a scuola, affrontando con coraggio ogni loro necessità fisica, intelletuale e sociale.
Mi sono seduta sul banco con loro. Tutti studiano con grande impegno; ho fatto le attività sportive e le gare con loro, ho assistito alle loro attività di arte culinaria settimanale e ai lavori manuali artistici, ho mangiato con loro… beh, cara Sabrina, loro sono magnifici! In verità, non ho ancora capito perchè li chiamano diversamente abili…
Ciò che mi spinge a scriverti e a raccontarti questa storia di meravilgie del Signore, ciòche ha inciso in me un’ambizione di bene ancora più forte, è un’attività che impegna questi nostri ragazzi in modo originale, ed io la osservo sin dal mio arrivo a Menjez e resto tutt’ora stupita.
La nostra struttura a Menjez comprende la scuola, il dispensario e l’abitazione delle suore. Abbiamo anche un bel terreno fertile che va coltivato.In questo spazio abbiamo: 40 alberi di olivi, una 30 di alberi di frutta, circa 40 alberi di aranci e limoni, uno spazio è riservato per la coltivazione dei legumi.Cinque anni fa, sempre all’interno del nostro terreno, abbiamo potuto realizzare una serra di 200 metri di lunghezza, che tutt’ora è in funzione.
Una delle priorità che abbiamo privilegiato, che riguarda i nostri ragazzi “speciali”, è appunto questo terreno. Due volte in settimana abbiamo un giovane ingegnere agronomo ed un cuoco, i quali insegnano a scuola e lavorano con i ragazzi speciali. La serra di cui disponiamo è riservata sopratutto a loro. Il terreno va lavorato e preparato dai ragazzi stessi, poi segue la piantagione e la coltivazione fino alla raccolta dei frutti della terra. E davvero commovente vederli lavorare e trattare ogni piccola piantina con attenzione e rispetto. Loro amano la terra!
Noi desideriamo continuare questo nostro progetto di vita con loro perchè vediamo che i risultati sono positivi soprattutto per la loro formazione personale.Desideriamo garantire un futuro che dia loro certezza e sicurezza.
Carissima Sabrina, in questa impresa con la madre terra, abbiamo una piccola difficoltà. Noi abbiamo procurato degli utensili manuali, ma notiamo la necessità di un piccolo trattore per poter lavorare la terra. Sarebbe molto bello che gli stessi ragazzi, guidati dal loro insegnante, possano lavorare la terra con il trattore. Anche questo permetterebbe loro di assumersi la responsabilità e la capacità di un lavoro dignitoso nel rispetto del creato.
SuorBeatrice Skorti, direttrice della scuola, assieme alla signora Dalia Dib Ibrahim, responsabile dei ragazzi diversamente abili, e signor Mohamad Hamoud, ingegnere di agronomia, ritengono che l’acquisto di un trattote, adatto al nostro ambiente, sarebbe davvero un mezzo efficace.
Carissima Sabrina, mi sono permessa di scriverti perchè conosco la tua sensibilità per le missioni! Ringrazio di cuore te e tutti gli amici della Missione TAU ONLUS perchè ci sostenete e ci accompagnate nel servizio dei poveri, nelle periferie più lontane, sulle frontiere con la Siria. La missione di Menjez è anche casa vostra.
A nome dei ragazzi “speciali” e delle mie Sorelle rinnovo l’invito: vieni a trovarci a Menjez! Vale la pena!
Un abbraccio fraterno e riconoscente a te e ai tuoi collaboratori! Anche voi siete “speciali” per noi!
A nome della comunità di Menjez, Libano:
suor Krassimira Govedarska, fmsc
Il trattore è arrivato…
Carissima Sabrina,
Finalmente posso dirvi che il trattorino, con tutto il necessario è arrivato. Tutti i ragazzi diversamente abili fanno festa. Ora potranno imparare ad usarlo e speriamo presto possanno avere uno per conto loro e guadagnare la loro vita lavorando nella serra.
Infatti quest’anno con il loro maestro hanno piantato tutte la specie di legumi che poi hanno venduto alle maestre. Ogni giorno prendevano la comanda e preparavano tutto in sacchetti di plastica. Veramente sono molto simpatici perché anche le suore devono comperare. Quello che guadagnano va poi messo in una scatola per l’acquisto di tutto il necessario per la piantagione, e anche per le loro feste.
Il nostro grazie va certamente à tutti voi del direttivo Missione TAU onlus che lavorate così fedelmente per aiutare le nostre missioni povere ma anche a tutti i collaboratori e benefattori.
Cogliamo anche l’occasione per augurarvi una Buona e Santa Pasqua. Possa il Signore Risorto portare a tutti le Sua Pace e la sua gioia.
Un grazie di cuore
Sr.Beatrice Skorti
Ecco ora il nostro resoconto
TAU ONLUS ci ha mandato 5000 EUR = 6,135$ dollariUSA
Di questi 4.500$ per il trattore
800 per altri pezzi necessari
500 per lavorarre la terra
400
Il tutto ha costato;
Totale: 6200$ dollari