Carissimi amici,
anche per noi, in Centroafrica, è arrivato l’ordine di chiudere le scuole. Ieri, nel rinviare i bambini a casa (per quanto tempo?), non ho potuto trattenere il pianto. Vederli partire con le manine alzate in segno di saluto, certuni con le lacrime agli occhi, è stato straziante.
Che cosa avranno capito loro, del coronavirus, loro che vivono di natura e nella natura?
La mia grande pena è che si sentissero respinti, allontanati, loro, per i quali la scuola rappresenta tanto, garantisce un futuro diverso e che sono così felici, radiosi, nel varcare al mattino il grande cortile della loro seconda casa: la scuola.
I più grandi, ragazzi e ragazze, sono partiti ammutoliti.
Il cortile ormai vuoto, silenzioso, senza grida né risate dell’infanzia e della giovinezza, ci ricorda che siamo in battaglia, che Fede in Dio e Speranza fiduciosa devono essere le nostre armi.
Il Signore soccorre, il Signore salva!
Bambini della scuola elementare