Cari Amici di Missione Tau Onlus
A nome della mia comunità di Menjez vorrei ringraziarvi con tutto il cuore a voi tutti collaboratori di Missione Tau Onlus, per l’aiuto che avete dato al nostro progetto “fotovoltaico”.
Come voi ben sapete che il Libano sta affrontando in un’era di crisi economica. La lira libanese sta perdendo progressivamente il suo valore e il paese deve far fronte a un aumento dei prezzi mai raggiunto prima, nemmeno negli anni della guerra civile.
Questi ultimi due anni infatti, abbiamo affrontato la grande crisi economica. I genitori hanno cercato di fare del loro meglio per pagare la rete scolastica ma non hanno potuto fare miracoli e nemmeno la scuola. Ciò significava che ogni nostro personale ha ricevuto solo la metà dello stipendio negli ultimi sei mesi del 2020 – 2021. Quindi, la nostra estate 2021 è stata la più impegnativa di sempre. La nostra scuola aveva bisogno di aiuto e questo aiuto non è arrivato, quindi ci siamo trovati di fronte alla decisione più grande di sempre dopo 34 anni di lavoro manuale di costruzione, arredamento, programmazione e, naturalmente, reclutamento di insegnanti e alunni, la nostra scuola era in pericolo di chiudere per mancanza di fondi. Ma oggi possiamo ringraziare la Divina Provvidenza che è venuta in nostro soccorso con l’intervento dei nostri benefattori e collaboratori che amano la nostra scuola. A tutti loro e siamo veramente grate.
Il carburante rimaneva ancora il nostro problema più grande. L’aumento del prezzo era evidente in ogni fattura, i fornitori accettavano pagamenti solo in dollari. L’inverno sembrava essere contro di noi. Il freddo penetrava nelle nostre aule, i bambini non riuscivano a concentrarsi e non riuscivano ad ascoltare gli insegnanti, quindi i termosifoni dovevano rimanere per più ore accesi e ciò significava più carburante e più spese. Qualcosa deve essere fatto. Abbiamo quindi chiesto ad alcuni esperti di studiare per noi un eventuale progetto. In realtà, abbiamo chiesto diversi progetti di questo tipo e quando ci li hanno presentati ci siamo accorte che il costo era molto elevato. Certo, non avendo in mano niente da spendere a quel tale progetto dalla nostra parte la faccenda non era molto facile. Qui avevamo bisogno di uno specialista, una persona esperta che conoscesse non solo i pannelli solari ma anche la qualità, la sicurezza dell’installazione, la responsabilità e, naturalmente, l’onestà e siamo state davvero fortunate d’aver trovato un uomo così gentile nella persona dell’architetto sig. Joseph Brakhya da Beirut già di nostra conoscienza e siamo sicure della sua qualità poiché era responsabile della riparazione del tetto di Laverna per bambini con bisogni speciali. Il sig. Joseph ha accettato il nostro invito e ha iniziato a lavorare immediatamente.
Abbiamo scoperto i risultati del suo lavoro quando il lunedì 9 maggio accendeva le luci solari che hanno illuminato prima di tutto la nostra piccola cappella durante la Santa Messa e certamente tutto l’ambiente del convento e scuola. Egli ha partecipato alla nostra gioia come si fosse fatto per lui il lavoro ed era così ansioso di mostrarci tutti i dettagli su come far funzionare questo fantastico nuovo sistema.
Noi vi ringraziamo di cuore per quella somma che ci avete mandato ed è stato davvero un grande aiuto per la nostra missione. Vorrei menzionare qui la sig.ra Giulia per il contributo che lei ha dato generosamente per il progetto fotovoltaico, certamente il lavoro del mercantino fatto e dedicato per la missione in Libano e infine l’adozione a distanza che i benefattori continuano ad aiutare i nostri bambini più bisognosi. Possiamo dire che senza il vostro sostegno in tutti i sensi non avremmo potuto concludere questo anno scolastico 2021 – 2022. Con gioia e speranza siamo sicure che insieme con voi possiamo andar avanti anche l’anno che verrà.
E noi dal Libano: Suore, alunni, maestri anche tutti i genitori vi ringraziamo e preghiamo che Dio via dia salute, vi benedica e vi aiuti nella vostra missione umanitaria.
Pace e bene!
Sr. Anabel Malabanan
Scarica la lettera di ringraziamento di suor Anabel Malabanan