Mercoledì 19 ottobre scorso è iniziato ufficialmente il nuovo anno di attività missionaria della Tau Onlus (anche se nel corso dell’estate il lavoro è proseguito in forme diverse).
Per l’occasione è stata celebrata una Messa nella chiesa dell’Istituto Asisium presieduta dal nuovo parroco della vicina parrocchia S. Filippo Apostolo, don Cristian Prestianni.
Alla Messa erano presenti amici, benefattori e collaboratori della Onlus oltre a Suor Paola, Suor Rose, Suor Firmina ed il coro delle suore più giovani che hanno animato la Messa. Come ha notato anche don Cristian (il pane buono fatto in casa) la maggior parte dei presenti sono genitori di alunni o di ex alunni dell’Istituto che collaborano direttamente all’interno della Onlus nel Banco Alimentare e nelle attività di raccolta fondi che si realizzano all’interno della “casetta” della Onlus con diverse iniziative, tra cui il mercatino di Natale e la vendita delle Uova di cioccolato a Pasqua.
Come ci ha ricordato il parroco all’inizio della breve omelia, sottolineando il passo della liturgia del giorno “attingerete acque con gioia alle sorgenti della salvezza”, le opere cristiane, così come tutto ciò che ogni cristiano vive nella propria quotidianità, scaturiscono, si alimentano e vivono della grazia che viene dall’unica sorgente che non si esaurisce: Cristo stesso.
Non possiamo dare nulla se non ciò che prima abbiamo ricevuto, e questa è la povertà connaturata al nostro essere, siamo anzitutto figli, bisognosi di tutto. Per questo fratelli, per questo impegnati responsabilmente a mettere a disposizione degli altri le nostre piccole doti ed energie ed il nostro tempo.
Le attività e le opere non sono nulla e non potrebbero durare nel tempo senza uno scopo adeguato. Un significato adeguato che non si esaurisce nel fare del bene o nel soddisfare qualche bisogno materiale di povertà a noi vicine o più lontane, come quelle nelle Missioni che le nostre suore gestiscono in diversi continenti.
Celebrare questa messa insieme è stato un semplice gesto per affermare che la priorità della vita di ogni cristiano, e così di ogni associazione, che in nome di Cristo cerca di aprirsi alle necessità che la circondano, è anzitutto la Preghiera, cioè il rapporto con Lui.
Ci auguriamo che la gioia che nasce dalla gratuità, cioè dal gusto del Bene, del Vero e del Bello in se stessi, possa contagiare altri adulti e anche i ragazzi più grandi della scuola, perché il bene dilata il cuore anzitutto di chi dona ed è una possibilità offerta a tutti.
Flavio Desy
Gabriella Salvatori