Serata missionaria a Paese
tra musica, testimonianze e solidarietà
Era la sera di Halloween, di una festa pagana senza senso che esorcizza la paura della morte all’inutile motto di “dolcetto o scherzetto”. A Paese invece, proprio la sera del 31 Ottobre, si è scelto la vita, ossia di impiegare questo tempo per la promozione umana, evento tenutosi nella sala polivalente parrocchiale. “Musica in missione”, questo il tema della serata organizzata dalla onlus Missione Tau, in collaborazione con la parrocchia, con lo scopo di sostenere il generoso impegno delle Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore, dispensatrici di Carità in 21 paesi in via di sviluppo secondo lo stile evangelico. I promotori si proponevano in particolare di raccogliere fondi per il progetto “Una casa per i bambini di strada”, centro già in costruzione a Kinshasa (Congo), e per togliere dallo sfruttamento sessuale molte giovani donne offrendo loro opportunità di formazione e lavoro.
L’incontro, introdotto dal parroco don Giuseppe Tosin e moderato dall’impeccabile Antonio Baesse, si è svolto in un clima festoso grazie anche alle esibizioni della Fisorchestra Armonia di Preganziol, diretta dal M° Mirko Satto, che ha eseguito musiche di colonne sonore e allegri brani sudamericani, accompagnando due ammirevoli soliste, Elena e Giovanna Maccatrozzo, strappando applausi a non finire. Ma il clou si è toccato al momento degli interventi e delle testimonianze. Suor Chiarfrancesca Cappelleto, referente per le missioni francescane della Provincia veneta, ha illustrato nei dettagli il progetto di Kinshasa – finanziato in parte con il lascito testamentario di Cecilia Mardegan di Paese. Dopo di lei, Sabrina Vivian ha reso pubbliche le finalità dell’associazione Missione Tau che presiede. Alternate al suono delle fisarmoniche, sono poi seguite varie testimonianze che hanno toccato le corde del cuore. Per prima quella dell’Agesci di Paese, che con i suoi 120 aderenti sostiene a distanza tre giovani studenti congolesi. “Aver di più non significa essere migliori”, ha affermato Alessia Mardegan, già tirocinante di medicina in un ospedale ugandese: “È stata un’esperienza che mi rimarrà indelebile”. Sulla stessa linea i coniugi Danilo e Cristina Bresolin, reduci da 15 giorni in un campo profughi di Giordania tra i cristiani iracheni e siriani. Sono rimasti colpiti dalla fede di quelle persone, che continuavano a ripetere “inshallah” pur essendo provate da immani sofferenze.
Verso la fine, è toccato a Sr. Chiara Ceron, responsabile della scuola dell’infanzia parrocchiale, tirare le conclusioni con i ringraziamenti di rito. In particolare a Rino Franceschi e a Lino Bordignon, rispettivamente di Paese e di Postioma, organizzatori dell’evento. Così, mentre l’orchestra accompagnava l’avemaria cantata da una delle soliste, l’atmosfera era quella delle migliori occasioni. E, nell’incontenibile sala, a guardare i volti dei presenti che si specchiavano negli occhi dolci dei bambini congolesi proiettati sullo schermo, non si poteva non sentirsi allargare il cuore. Uscendo, infatti, la gente, avvalendosi del mercatino allestito ad hoc, ha lasciato un notevole contributo a beneficio della vita dei poveri. Altro che streghe e maschere scheletriche di Halloween.
5 Novembre 2018 Mariano Berti
Momenti della serata ed esibizione della Fisorchestra Armonia di Preganziol